Come fare e a chi rivolgersi se ho una o più fatture insolute?

Molti imprenditori e liberi professionisti si pongono questa domanda ogni volta che si trovano di fronte ad una fattura insoluta.

Nel momento in cui ci si trova di fronte a clienti insolventi che non pagano quanto dovuto, nascono diverse domande:

  • Recupererò mai quanto mi deve il cliente?
  • Dovrei andare subito dall’avvocato e avviare una pratica giudiziaria?
  • Chi può aiutarmi con un cliente che si ostina a non pagare?

Il periodo economico-storico attuale rende sempre più comuni situazioni del genere.

Infatti, a volte anche i soggetti che sono sempre stati puntuali e precisi nei loro pagamenti, possono avere un momento di impedimento e non riuscire a pagare le proprie fatture come hanno sempre fatto.

Ecco perché è importante per un imprenditore/libero professionista sapere cosa fare e come comportarsi in caso di fatture non pagate.

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Fatture insolute: che cosa sono?

Le fatture insolute sono fatture emesse a seguito della vendita di un bene o della prestazione di un servizio che non sono state pagate.

Può quindi capitare a tutti, anche al migliore degli imprenditori, di trovarsi di fronte ad una fattura non pagata. Sia il libero professionista che presta la propria consulenza o l’azienda che vende il proprio prodotto/servizio ad un altro soggetto possono quindi esserne vittime.

Quando una fattura viene definita insoluta?

Una delle cause più problematiche è sicuramente quella degli accordi non scritti. La giurisprudenza vuole infatti che una prestazione professionale sia definita in maniera precisa da un accordo scritto e firmato dalle due parti.

Possedere quindi un contratto o accordo scritto risulta fondamentale.

In questo accordo scritto c’è tutto: i dettagli sulla natura della prestazione professionale, il compenso previsto e i termini di pagamento della fattura (solitamente a 30 o 60 giorni).

A volte, può capitare che l’accordo avvenga in maniera verbale perché c’è fiducia tra i due soggetti o perché non si conosce bene la procedura. Precisiamo però che emettere una fattura senza che ci sia un contratto scritto non rappresenta una prova che l’accordo ci sia stato effettivamente.

Qualsiasi credito da fatture insolute dev’essere un credito certo, liquido ed esigibile. Per tale motivo risulta sempre fondamentale avere un accordo scritto (contratto) oltre che emettere la fattura.

Inoltre, è molto importante agire tempestivamente per non arrivare alla prescrizione dei crediti da fatture non pagate.

Fatture insolute: cosa dice la Corte di Cassazione

Ecco quanto riporta la Corte di Cassazione in merito alle fatture insolute:

“la fattura commerciale non può (…) assurgere a prova del contratto, ma, al più rappresentare un mero indizio della stipulazione di quest’ultimo e dell’esecuzione della prestazione indicata, mentre nessun valore, nemmeno indiziario, le si può riconoscere tanto in ordine alla corrispondenza della prestazione indicata con quella pattuita, quanto in relazione agli altri elementi costitutivi del contratto” (Cass., 28 aprile 2004, n. 8126).

Ecco perché per recuperare il credito di una fattura non pagata, non è sufficiente aver emesso fattura ma risulta importante una forma scritta e chiara a qualsiasi accordo tra due parti.

Cosa fare per il pagamento delle fatture insolute

Step 1 per fatture insolute: il sollecito di pagamento

Se il pagamento tarda ad arrivare, la prima azione da effettuare è quella del sollecito di pagamento. Infatti, in posssesso di una regolare fattura, il creditore può attivarsi per sollecitarne il pagamento tramite PEC (posta elettronica certificata) o tramite Raccomandata con avviso di ricevimento.

Online esistono diversi modelli e l’invio del sollecito tramite PEC o raccomandata sarà la dimostrazione di aver richiesto il pagamento della fattura nei tempi previsti dalla legge.

Successivamente al sollecito di pagamento, il debitore potrebbe però continuare a non pagare la fattura insoluta. In questo caso per il creditore sarà necessario intraprendere determinate azioni per recuperare il suo credito.

Step 2 per fatture insolute: il recupero dei crediti

Qualora il sollecito non vada a buon fine, è possibile scegliere di affidarsi ad una società specializzata nel recupero crediti stragiudiziale o rivolgersi subito ad un avvocato e finire in tribunale.

Una causa giudiziale per la riscossione dei crediti è tuttavia un’azione costosa che potrebbe ridurre di molto il profitto dal credito insoluto. Inoltre, la pratica risulta lunga a causa delle lungaggini burocratiche.

Il consiglio è qundi quello di tentare sempre, almeno inizialmente, una risoluzione extragiudiziale nei casi di fatture insolute.

A chi affidarsi per ottenere il pagamento

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